Il complotto cattocomuplutogiudomassomonarchico

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29 maggio, 2006

Cammellate e triccheballacche

Maurizio Guandalini, economista, è tra i più ascoltati consulenti della finanza internazionale, insegna Mercati e finanza del sistema globale all'ASERI/Università Cattolica di Milano. Editorialista e commentatore per giornali e TV, è autore di numerosi libri, editi anche all'estero.
Ha collaborato anche con Victor Uckmar, professore emerito dell'Università di Genova, Presidente del Centro Ricerche Tributarie dell'Impresa dell'Università Bocconi di Milano e docente all'Università Cattolica di Salta in Argentina.

Sovente scrive editoriali su Metro. Particolarmente interessante quello del 25 maggio, che scava nelle radici della situazione oscena del calcio italiano.

Particolarmente significativa la parte centrale:

Le norme sono chiare: possono iscriversi al campionato i club che ogni anno incassano il triplo di quanto devono alle banche e ad altri creditori. Se una squadra non rispetta queste indicazioni deve trovare nuove risorse finanziarie entro il luglio precedente l’inizio di campionato. Ogni anno c’è sempre qualche squadra che non rispetta i parametri: però tutto si aggiusta con un aumento di capitale garantito da una fideiussione, o da parte del presidente stesso, o da parte di una banca o una compagnia d’assicurazione che s’impegna a garantire per la squadra fino a quando l’aumento di capitale non sarà effettivamente portato a termine. Con questa manovra una società di calcio inizia il campionato senza rispettare i criteri richiesti: così le regole sono raggirate. La federazione ha strumenti per mettere sotto tutela i club con i bilanci in bilico inserendo le squadre nella fascia B. Le squadre sono obbligate a concludere la campagna trasferimenti con un saldo non negativo. Ma anche qui c’è il trucco che consente di evitare la fascia B. Come?
Due presidenti si accordano tra di loro per scambiarsi dei giocatori: creano la plusvalenza che riporta la squadra entro i limiti imposti dalla commissione di vigilanza. Accade perché non vi sono parametri oggettivi per determinare il valore di un calciatore, di conseguenza il prezzo di un cartellino può essere creato ad hoc per ottenere la plusvalenza necessaria.


La quintessenza dell'aumma-aumma!
In sintesi: il calcio è diventato un business troppo grosso, con TROPPI soldi in circolazione...è ovvio che prima o poi l'occasione fa gli uomini ladri...

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

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21:35  

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