Il complotto cattocomuplutogiudomassomonarchico

Vi piace fare polemica? Trovate gusto nello scannarvi? Allora QUESTO è il blog per voi!

28 novembre, 2006

Signori si nasce...

...ma il signoraggio è la morte civile della moneta!

Perché voi sapete vero cos'è il signoraggio? Una pratica parecchio deplorevole, che porta in dote un aumento vertiginoso dell'inflazione, oltre che veicolare una considerevole quantità di denaro (finto) nelle casse delle banche centrali.

Leggete anche questo interessante articolo di Maurizio Blondet, che si allaccia al discorso. O questo esauriente documento (PDF) di Marcello Pamio

L'amico actarus1971, mi chiede di segnalare questa iniziativa della Lega Nord in merito. Lo scopo è:

Per comprendere definitivamente le conseguenze e le implicazioni, negative o positive, che si determinano in campo politico e sociale, mediante l'utilizzo appropriato o distorto della funzione monetaria, è opportuno formulare e rispondere correttamente alle due classiche domande:
1) chi è il proprietario della moneta al momento della sua emissione, se della comunità che la utilizza o delle banche centrali,
2) quale è l'ordine di grandezza del danno medio, che ne subisce la comunità nazionale derivante dall'indebita appropriazione del signoraggio monetario, da parte del sistema bancario e monetario nazionale ed internazionale.


Vale la pena pensarci, no?

P.S.: Se poi avete voglia di scremare un po' di sensazionalismo e focalizzarvi sui fatti puri e semplici, vi invito a consultare questi siti:
http://sovranitamonetaria.org
http://www.signoraggio.com

02 novembre, 2006

Ora ditemi voi...

...se questa non è mafia!

L'inserto "Nòva" del Sole 24 Ore pubblica oggi il seguente trafiletto:

TLC& MERCATO PRESTO LE REGOLE PER LA«ADSL NUDA»
Il broadband per chi non ha la linea fissa

Si avvicina il round decisivo per le regole del mercato Adsl nude, che da questo autunno coinvolge anche operatori del calibro di Tiscali, Fastweb, Vodafone. Sono quelle Adsl vendute a utenti privi di linea voce tradizionale e fino a poco tempo fa erano solo nei listini di provider medio-piccoli. Nova24, con un sondaggio presso gli operatori, ne stima circa 100mila attive in Italia. «Entro metà novembre stabiliremo quale sia il canone aggiuntivo che Telecom Italia ha diritto a riscuotere agli operatori per ogni Adsl nuda da loro attivata», ha detto Enzo Savarese, consigliere Agcom (Autorità Garante delle Comunicazioni).

L'Agcom è al momento orientata a fissare un canone che sia pari a quello della linea base residenziale (14,57 euro al mese) meno il 12 per cento: l'ha detto agli operatori, in una riunione a Napoli il 26 ottobre, suscitando rabbia e polemiche. Aiip (la principale associazione provider, tra cui c'e Tiscali), Bt Italia (ex Bt Albacom) e Fastweb, tra gli altri, hanno tuonato contro Agcom, perche in una delibera di febbraio, gia passata al vaglio della Commissione Europea, era stato fissato un retail minus del 30 per cento per il canone aggiuntivo delle Adsl nude.

Se gli operatori pagheranno di piu dovranno ridurre i propri margini oppure aumentare il canone agli utenti (rischiando cosi di perderli). Al retail minus del 12 per cento e favorevole, oltre che Telecom Italia, solo Wind.

Agcom sembra invece orientata a favore degli alternativi contro un'altra richiesta di Telecom Italia: la retroattività dei canoni aggjuntivi. Telecom vorrebbe riscuoterli calcolandoli a partire da luglio 2005, mese in cui aveva lanciato una nuova offerta all'ingrosso per le Adsl nude, all'epoca pero poi bloccata da Agcom. Tra l'altro aveva pure emesso fatture per questi canoni, da dicembre 2005 a maggio 2006, ma non le ha mai riscosse (i provider le hanno rispedite al mittente, dichiarando di aspettare le volontà di Agcom). La retroattività sarebbe un colpo duro per le casse degli operatori medio piccoli (fino a 50 mila abbonati), che ormai hanno in modalita nuda la quasi totalita delle Adsl attive.


Alla faccia del libero mercato, Telecom le studia tutte per rifarsi degli introiti persi a causa della migrazione degli utenti ADSL che, stufi dell'eccelso livello di servizio del provider meno evitabile d'Italia, decidono di tentare la sorte presso altri gestori del servizio.
Quindi se un utente decide di staccarsi da mamma SIP e adottare un carrier alternativo nella speranza di smetterla di foraggiare il baraccone che era di Tronchetti Provera, le sue speranze andranno deluse!

Non solo, Telecom pretenderebbe pure che il provvedimento fosse retroattivo!!!

Nell'interesse della libera scelta e del libero mercato spero bene che l'Autorità respinga la richiesta.