La grande sagra del nepotismo e della policulicità
Negli ultimi giorni ho avuto il "piacere" di leggere alcuni articoli su un argomento comune: la capacità dei politici e del loro entourage di occupare tutte le possibili poltrone di comando di Enti, Commissioni e ammennicoli satellitari vari...
Cominciamo dall'esercizio della "policulicità", che consiste nella detenzione di molteplici cariche istituzionali di alto livello da parte di un'unica persona. La Stampa ne indica vari ma sempre disgustosi esempi.
Proseguiamo poi con l'attività di "lottizzazione ad usum delphini" per dare una possibilità di lavoro, in questi tempi in cui è difficilissimo trovare un impiego, a persone che hanno innegabili doti pofessionali: ad esempio quella di essere parenti di un politico o di un barone istituzionale.
Ok, sono stato eccessivamente sarcastico e faccio ammenda: non è vero che bisogna essere parente di un potente...basta esserne amico o compagno di partito.
Se poi non ci sono parenti o amici a disposizione, cosa può fare un povero uomo politico per colmare i posti vacanti? Eh vabbe', vorrà dire che dovrà adattarsi ad assumere egli stesso la carica vacante in aggiunta a quella che già detiene.
Ma naturalmente lo fanno solo per senso civico. Ah sì, poi c'è anche la questione degli emolumenti principeschi per tali incarichi...ma suvvia, non stiamo sempre a parlare di vile denaro!
P.S.: Vi consiglio una lettura de "La Casta", libro di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo...
Cominciamo dall'esercizio della "policulicità", che consiste nella detenzione di molteplici cariche istituzionali di alto livello da parte di un'unica persona. La Stampa ne indica vari ma sempre disgustosi esempi.
Proseguiamo poi con l'attività di "lottizzazione ad usum delphini" per dare una possibilità di lavoro, in questi tempi in cui è difficilissimo trovare un impiego, a persone che hanno innegabili doti pofessionali: ad esempio quella di essere parenti di un politico o di un barone istituzionale.
Ok, sono stato eccessivamente sarcastico e faccio ammenda: non è vero che bisogna essere parente di un potente...basta esserne amico o compagno di partito.
Se poi non ci sono parenti o amici a disposizione, cosa può fare un povero uomo politico per colmare i posti vacanti? Eh vabbe', vorrà dire che dovrà adattarsi ad assumere egli stesso la carica vacante in aggiunta a quella che già detiene.
Ma naturalmente lo fanno solo per senso civico. Ah sì, poi c'è anche la questione degli emolumenti principeschi per tali incarichi...ma suvvia, non stiamo sempre a parlare di vile denaro!
P.S.: Vi consiglio una lettura de "La Casta", libro di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo...
1 Comments:
Sono le 2 di mattina, sento in sottofondo i clacson dei tifosi che festeggiano la vittoria del Milan. In piazza Duomo c'erano migliaia di persone...E penso: se in Italia bloccano gli stadi scoppia la guerra. I politici ci prendono per il culo e nessuno fa nulla (io per primo). Siamo un popolo senza dignità.
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