Il complotto cattocomuplutogiudomassomonarchico

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05 giugno, 2006

L'età della pensione...

In relazione al post "Dell'età pensionabile" pubblicato su Pollice Opponibile, e del post "PENSIONI POST MORTEM" pubblicato su Schegge di Vetro, un mio amico (commercialista) mi ha mandato la seguente mail:

Io sono un matematico e quindi preferisco i numeri che rendono chiaro il concetto e non lasciano spazio a dubbi

Ti faccio un esempio:
Contributi INPS su uno stipendio di 1.000 Euro netto in busta = 550 Circa
Mensilità di un impiegato 14. Quindi 14 x 550 = 7.700 Annui
Anni di lavoro 40. Quindi 40 x 7.700 = 308.000 in totale

Gli diamo la pensione uguale allo stipendio? Ma sì, siamo generosi.
Significa 308 mensilità pari a 22 anni a 14 mensilità (i pensionati ne vedono solo 13) annue che sommati ai 65 anni di entrata in pensione fa ?

Esatto 87. Quanti ci arrivano realmente? E tutti quelli che schiattano dopo 5 o 6 anni che vanno in pensione? E non ho considerato interessi maturati nei 40 anni di contributi. Infatti calcoliamo semplicemente con un tasso del 3% medio in 40 anni sono quasi 190.000 Euro. Ipotizziamo quindi un costo della struttura Inps per fare questi rapidissimi conti da me fatti. Valutiamolo in 1.000 Euro l'anno. Fa circa 40.000 Euro che tolti dai 190.000 fa si che vi siano altri 150.000 Euro disponibili pari ad altri 10 anni sempre con 14 mensilità e quindi arriviamo a 97 anni.

Quindi sintetizzando. A FARE IN CULO tutte le percentuali, correttivi e quant'altro.

Domanda mia: "E tutti i soldi che nessuno prende (perché schiatta prima) ma rimangono all'INPS?"

Risposta: "Non rimangono all'Inps perchè servono a pagare le pensioni di quelli che a 35 anni han smesso di lavorare in comune e alle poste e che oggi a 70 anni sono sani da far invidia ad un 30 enne."

Buon lavoro...li murtecc'...