Il complotto cattocomuplutogiudomassomonarchico

Vi piace fare polemica? Trovate gusto nello scannarvi? Allora QUESTO è il blog per voi!

05 giugno, 2006

Più sani più belli...

Interessante passaggio da un articolo di Maurizio Blondet:

Negli Stati Uniti dove la sanità è totalmente privata, un americano spende il 40% più di un inglese per la salute, ma si ammala di diabete il doppio.E ciò indipendentemente dalla classe sociale, anzi: il terzo di americani più ricchi sono in media più malandati e malati del terzo degli inglesi più poveri.E ciò, nonostante gli inglesi siano più forti bevitori e accaniti fumatori.
Il motivo è ovvio.Le assicurazioni sanitarie private non coprono le lievi spese e le modeste cure che possono prevenire malattie come il diabete, mentre pagano gli interventi estremi - come l’amputazione di arti - che diventano necessari alla fine del decorso diabetico: benchè più costose, queste «terapie» sono meno frequenti di una prevenzione di massa.Il sistema sanitario inglese spende un poco di più in prevenzione, e così risparmia sugli interventi eroici e distruttivi finali.Tra i 55 e i 64 anni, diabete e ipertensione devasta due volte più gli americani che gli inglesi. Naturalmente, v’è da tenere in conto che gli americani lavorano 46 settimane l’anno e per più ore ogni giorno, contro le 41 degli inglesi.E si potrebbe chiamare in causa l’alimentazione, che in USA è totalmente industriale.Per affezionare i clienti ai loro prodotti, le imprese alimentari USA li rendono «più saporiti».E il modo più economico di rendere saporiti i cibi, è aggiungere sale e grassi.Abituati a questi sapori fin dall’infanzia, i bambini americani mangeranno le stesse cose da adulti. Due su cinque finiranno mostruosamente obesi.

Naturalmente occorre scremare il solito sensazionalismo del redattore, ma credo che non si allontani molto dalla verità.
Altro passaggio chiave:

Un’associazione medico-scientifica, l’American Society for Hypertension, ha enunciato una nuova e più ampia definizione dell’ipertensione.Prima, la diagnosi di ipertensione era semplicemente fondata su un solo elemento: una pressione sanguigna superiore a 140/90.Oggi, l’associazione dichiara «iperteso» un paziente che abbia pressione inferiore a quella, ma presenti certi altri sintomi deducibili da specifiche analisi.
La nuova definizione non ha nulla di scientifico. E’ dovuta al fatto che la American Society for Hypertension ha ricevuto una donazione di 75 mila dollari da tre colossi farmaceutici, Novartis, Merck e Sankyo, con la promessa di altri 700 mila dollari per promuovere la nuova definizione tra i medici di base, invitati a cene di «informazione» a questo scopo (3).Le farmaceutiche hanno voluto crearsi dei nuovi pazienti, pagando una mancia ai dottori specialisti. Ad avere una pressione alta sopra i 140/90 sono ben 64 milioni di americani, ma ciò non basta al business.Ci sono altri 59 milioni che hanno pressione sui 120/80: definirli patologici «pre-ipertesi» significa aprire un nuovo immenso mercato per i farmaci, con grande vantaggio dei bilanci.


Eh beh... anche il resto dell'articolo vale la pena di essere letto...