Il complotto cattocomuplutogiudomassomonarchico

Vi piace fare polemica? Trovate gusto nello scannarvi? Allora QUESTO è il blog per voi!

31 maggio, 2006

Ecco che si cominciano a vedere gli effetti...

...dei bei personaggi in carica nei dicasteri!
In particolare a quello della Giustizia

Come ho riportato nel blog Pollice Opponibile, Clemente Mastella ha promesso la grazia per Adriano Sofri , con la seguente spiegazione:

"La verità è che, dopo 34 anni da quei fatti, Sofri è una persona molto malata a cui si può offrire un gesto di spontanea umanità", ha detto il ministro Mastella nell'intervista al settimanale. Mastella ha concluso dicendo che spiegherà i motivi della sua decisione alla famiglia Calabresi: "Spiegherò che concedere la grazia come gesto di umanità a un uomo che vive gravi problemi di salute non significa automaticamente scomodare la categoria del perdono. Una categoria che attiene solo alla libera coscienza di ognuno".

Ma diamo i numeri??? Sono allibito: Sofri è stato riconosciuto colpevole nel 1997 come mandante dell'omicidio Calabresi, un delitto effettuato sulla scia di una ipotetica responsabilità del graduato nella morte dell'anarchico Giuseppe Pinelli durante gli interrogatori per la strage di Piazza Fontana (Wikipedia afferma che "L'inchiesta della magistratura sulla morte di Pinelli, condotta da Gerardo d'Ambrosio, definì il fatto come morte accidentale (Pinelli sarebbe caduto dalla finestra in seguito ad un malore), ed accertò che il commissario non si trovava nella stanza al momento del fatto.")

Alla luce di tutto questo, concedere la grazia ad una persona nella posizione di Sofri coincide col legittimare in buona misura la ribellione armata alle forze dell'ordine e la guerriglia.
Questa cosa mi indigna profondamente, e spero che il provvedimento non vada in porto.

Ma forse, come dice un commentatore sul Rolli Blog, "Se c'eri tu o io ci marcivamo in quelle celle, ma si sa che non siamo tutti uguali."
E forse una spiegazione del gesto può essere trovata sempre su Wikipedia...

Molti ex-membri di Lotta Continua sono divenuti parte della classe dirigente e intellettuale italiana, molti inoltre lavorano nel settore dei media. Principalmente tra questi si è creato un movimento di sostenitori della clemenza a favore di Adriano Sofri, indipendentemente dalle sue colpe giudiziarie.

O no?

P.S.: Una notizia dell'ultima ora riferisce che il provvedimento sarà esteso anche ad Ovidio Bompressi, riconosciuto quale esecutore materiale dell'omicidio. Di bene in meglio! In questo caso non sussiste neppure l'attenuante dello stato di salute del medesimo.

Rientro o Ritiro?

Sottili differenze lessicali (rientro - ritiro) delle truppe dalla missione irachena lasciano molto perplessi.
Arturo Parisi, il nuovo ministro della difesa, dice che il ritiro delle truppe sarà un rientro ma che la missione continuerà in forme diverse.
Insomma, i soldi per la missione si troveranno (scommettete che saranno di più?), solo che presto verranno distribuiti a ONG, amici degli amici anzichè a quegli sporchi soldati e mercenari.

Tanto i soldi son sempre nostri...

Update: aggiungo una bella vignetta di Krancic sul Giornale di oggi.

29 maggio, 2006

Più ADSL per tutti?

Lasciamo perdere il sensazionalismo insito nell'individuo, ed esaminiamo questa lettera pervenuta al blog di Beppe Grillo.

Su uno stesso cavo (telefonico, NdBiGi), quindi, sono disponibili due "bande" di segnale, di cui una viene occupata dal normale traffico telefonico ed una riservata alle connessioni ADSL. Quello che pochi sanno è che la singola "banda" di ogni cavo copre fino a 700 numeri telefonici. A detta del rappresentante di Telecom, nel mio comune, quando è stata superata la soglia dei 700 numeri la Telecom, per risparmiare, anziché installare un secondo cavo, ha preferito codificare i successivi numeri a più alta frequenza, facendoli viaggiare sul medesimo cavo. In parole povere, l'ADSL non c'è (e non ci può essere) per il semplice fatto che la Telecom ha occupato entrambe le "bande" per il normale traffico telefonico.

Ah però...ALLUCINANTE!

Complimenti vivissimi a Telecom...così sì che si riduce il digital divide!
Però la pubblicità la fanno, e ce la fanno sorbire in tutte le salse!

Poi uno può dire: "Ah beh, prendo l'ADSL di Fastweb"...in questo caso fate attenzione, perché fuori dalle grandi città e rispettive cinture, dove Fastweb stende la propria fibra, la ditta porta i propri servizi su rame di Telecom.
Altroché libertà di scegliere l'ultimo miglio!

Cammellate e triccheballacche

Maurizio Guandalini, economista, è tra i più ascoltati consulenti della finanza internazionale, insegna Mercati e finanza del sistema globale all'ASERI/Università Cattolica di Milano. Editorialista e commentatore per giornali e TV, è autore di numerosi libri, editi anche all'estero.
Ha collaborato anche con Victor Uckmar, professore emerito dell'Università di Genova, Presidente del Centro Ricerche Tributarie dell'Impresa dell'Università Bocconi di Milano e docente all'Università Cattolica di Salta in Argentina.

Sovente scrive editoriali su Metro. Particolarmente interessante quello del 25 maggio, che scava nelle radici della situazione oscena del calcio italiano.

Particolarmente significativa la parte centrale:

Le norme sono chiare: possono iscriversi al campionato i club che ogni anno incassano il triplo di quanto devono alle banche e ad altri creditori. Se una squadra non rispetta queste indicazioni deve trovare nuove risorse finanziarie entro il luglio precedente l’inizio di campionato. Ogni anno c’è sempre qualche squadra che non rispetta i parametri: però tutto si aggiusta con un aumento di capitale garantito da una fideiussione, o da parte del presidente stesso, o da parte di una banca o una compagnia d’assicurazione che s’impegna a garantire per la squadra fino a quando l’aumento di capitale non sarà effettivamente portato a termine. Con questa manovra una società di calcio inizia il campionato senza rispettare i criteri richiesti: così le regole sono raggirate. La federazione ha strumenti per mettere sotto tutela i club con i bilanci in bilico inserendo le squadre nella fascia B. Le squadre sono obbligate a concludere la campagna trasferimenti con un saldo non negativo. Ma anche qui c’è il trucco che consente di evitare la fascia B. Come?
Due presidenti si accordano tra di loro per scambiarsi dei giocatori: creano la plusvalenza che riporta la squadra entro i limiti imposti dalla commissione di vigilanza. Accade perché non vi sono parametri oggettivi per determinare il valore di un calciatore, di conseguenza il prezzo di un cartellino può essere creato ad hoc per ottenere la plusvalenza necessaria.


La quintessenza dell'aumma-aumma!
In sintesi: il calcio è diventato un business troppo grosso, con TROPPI soldi in circolazione...è ovvio che prima o poi l'occasione fa gli uomini ladri...

25 maggio, 2006

A pensare male...

...si fa peccato, ma sovente ci si azzecca!
E forse Silvio Berlusconi stavolta ci ha preso quando dice che le elezioni per la circoscrizione "Estero" sono state aggiustate.

L’ Agenzia AISE, agenzia stampa quotidiana nazionale e internazionale nata in Italia nel 1975 dedicata agli italiani nel mondo (il cui Direttore responsabile è Giuseppe della Noce, attualmente anche il segretario generale della FUSIE - Federazione Unitaria Stampa Italiana all’Estero) ha battuto la notizia secondo cui due candidate dei Ds (Marisa Bafile, eletta, e Mirella Giai, non eletta) denunciano i brogli che avevano lo scopo di eleggere l'indipendente Edoardo Pollastri (in verità vicino all'ambiente della Margherita).

Pare che ci sia anche un video in cui si descrive il magheggio...

3 and the magic numbers

Ecco un'altra vicenda ben intricata e fumosa, che stavolta riguarda l'operatore telefonico H3G e l'offerta di far vedere la televisione sul videofonino!

H3G, in anteprima mondiale, ha lanciato sul mercato italiano il primo "tivufonino" e ha acceso le trasmissioni della WalkTV, l'emittente televisiva mobile che progressivamente, da qui a giugno, manderà in onda i palinsesti delle tre reti Rai, un canale di Mediaset con "il meglio di", Sky Cinema, Sky Sport, Sky TG24 e gli autoprodotti La3 Live e La3 Sport, dove saranno trasmessi i mondiali di calcio.
Il tutto a seguito di un esborso di 220 milioni di Euro per l'acquisizione della tv da Canale 7, di 30 milioni all'anno per i contenuti delle emittenti nazionali e 10 milioni per i canali autoprodotti, per un obiettivo di business che in termini di clientela è atteso nell'ordine di un milione di utenti entro il 2007.
3 sta tentato di quotarsi in borsa per rastrellare 3 miliardi di euro: l’azienda in questione per ora ha tanti debiti e nessun utile, ma investe molto nella prospettiva che tutti guarderanno la Tv nel telefonino.

Su questa faccenda, Report ha realizzato un servizio molto interessante, che vi invito a visionare.
C'è sia la registrazione video, che la trascrizione testuale del servizio.

Vorrei citare alcuni passi interessanti:

(Parlando delle ditte di intermediari che forniscono a H3G i server su cui sono gestiti i software del traffico telefonico)
Dal bilancio si vede che la società ha ricavi per sei milioni e 400 mila euro e utili per poco più di 14 mila. Invitati a dire la loro rispondono tramite avvocato “non le dobbiamo nessuna spiegazione”. Detto tra parentesi : secondo la guardia di finanza nel 2005 sono stati evasi 200 miliardi di euro di tasse. Da quel che abbiamo visto, è la cosa più semplice del mondo. Chiudiamo la parentesi sui fornitori di materiali informatici e torniamo all’oggetto principale della nostra puntata: H3G . Era febbraio e stava tentando di quotarsi in borsa: la promessa agli investitori è la tv via telefono e il patrimonio, dicono loro, di 5 milioni e mezzo di clienti, che però non sembrano tutti felicissimi del servizio.
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ELIO LANNUTTI- ADUSBEF: Noi abbiamo portato in giudizio 3 dopo che è stata condannata dall’antitrust ufficio pubblicità ingannevole per pubblicità fraudolenta perché affermava che chi passava a 3 riceveva un telefono gratis, invece non era un telefono in regalo ma era in comodato d’uso poi era sempre di proprietà di tre che lo poteva ritirare in qualsiasi momento e qui c’è stata una sentenza del tribunale che ha dato ragione a noi.
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JAMES BARFORD- Enders Analysis: Il primo problema è l’indice di abbandono dei clienti. Hanno puntato sulle schede prepagate e in questo modo non sai mai quale può essere il tuo numeri effettivo di clienti. Si stima un 42% di abbandoni in favore di altri operatori e questo non farà che peggiorare il modello di business. La seconda è che cercheranno di incassare dalle vendite dei prodotti 3, ma è molto difficile ipotizzare che questi prodotti piaceranno e che tutti i loro clienti vorranno vedere la tv via telefono…per questo crediamo che peggiorerà con l’andare del tempo.
...
per fare entrare la tv nel telefonino ci vogliono le frequenze. Compra un pacchetto di piccole tv locali e la licenza nazionale per il digitale terrestre, spende 220 milioni di euro una cifra enorme. Tanto per avere un parametro: l’anno scorso il Gruppo Espresso acquista Rete A, un’emittente nazionale e paga 114 milioni.
...
Quando ci sono queste interferenze, dentro al telefonino, anche se il segnale è digitale rimangono, anzi peggiorano. Per vedere bene bisognerebbe avere degli impianti potenti in cima alle colline, e sui quali poi si applicherà il trasmettitore per il videofonino. Oppure piazzare tanti piccoli impianti come questo. Per servire la popolazione italiana ne servirebbero un migliaio. Ma bisogna dichiararlo agli enti locali che si prendono dai trenta ai novanta giorni per verifiche e controlli. Ad oggi al comune di Milano sono state presentate 7 domande, al comune di Roma due.Allora se il primo giugno vogliono trasmettere nel telefonino, delle due l’una: o non è vero che c’è la copertura, oppure stanno installando un po’ di impianti abusivi.

Leggete...leggete!

24 maggio, 2006

I nostri cari risparmi

Ogni giorno stupende notizie dalle banche centrali...

Ovviamente il caro amico Blondet tiene sempre il piede sull'acceleratore del sensazionalismo, ma porta anche a conoscenza alcune cose che difficilmente si trovano nei filoni di informazione classici...

Date uno sguardo a questo articolo...tenendo anche a mente quest'altro.

Lo scenario è veramente demoralizzante, soprattutto per chi (come il sottoscritto) ha sottoscritto un mutuo NECESSARIAMENTE trentennale...

P.S.: Un po' di glossario...non sapendo cosa fosse la "moneta M3" citata nell'articolo, mi sono informato.

In economia, si è soliti dividere ciò che comunemente chiamiamo moneta in tre aggregati diversi, che si differenziano per il grado di “liquidità” a breve di ognuno. E quindi M1 è l’indicatore della quantità di moneta che comprende il circolante e i depositi bancari in conto corrente, facilmente liquidabili in pochissimo tempo. Con M2 si intende invece un indicatore della quantità di moneta che comprende l"M1, i depositi a risparmio bancari e postali, i buoni postali fruttiferi, la raccolta bancari con p/t (pronti contro termine) e i certificati di deposito bancari. L’M3 è invece l’indicatore principale della quantità di moneta presente in un sistema economico. In Italia nell"M3 sono incluse M2, i Bot e le accettazioni bancarie. Tale aggregato è composto dal circolante, dai fondi del mercato monetario, dai depositi a breve termine e da quelli monetari degli operatori istituzionali e del paese all’estero. Secondo gli ultimi dati disponibili, quelli di ottobre 2005, M1 ha raggiunto i 1,37 trilioni di dollari, M2 i 6,63 trilioni e M3 ha superato per la prima volta i 10 trilioni. Negli ultimi dodici mesi, M1 è cresciuta del 6%, M2 del 4% e M3 del 7,3%. Negli ultimi dieci anni M3 è raddoppiata e cresce attualmente al ritmo di 600 miliardi di dollari l"anno.
L’aggregato M3 è da sempre stato particolarmente importante come punto di riferimento per valutare la politica monetaria americana e, di conseguenza, per comprendere il ciclo mondiale – che a quello statunitense è strettamente collegato e lo sarà per chissà quanto tempo – ed è cresciuto ad un ritmo a doppia cifra durante gli anni ’70; si è poi contratto durante gli ’80 per riprendere a crescere durante l’amministrazione Clinton (e le presidenza di Greenspan). Dal 2000, il tasso di crescita si è prima ridotto durante il crollo dei mercati azionari, per poi crescere in maniera robusta negli ultimi due anni, quelli di una ripresa generale degli Usa e del mondo. Insomma, finora è sempre andata così: quando l’M3 si espande, i tassi di interesse scendono e gli asset reali crescono (anni ’70 e post-2000). Gli anni ’90 hanno visto gli asset reali ristagnare nonostante l’espansione monetaria.

(Da "Terza Repubblica"...interessante tutto l'articolo, in verità, che conferma le sensazioni di Blondet)