Il complotto cattocomuplutogiudomassomonarchico

Vi piace fare polemica? Trovate gusto nello scannarvi? Allora QUESTO è il blog per voi!

29 giugno, 2006

Money for nothing

Vi segnalo un paio di articoli su investimenti poco oculati: uno riguarda i parcheggi olimpici di Torino, l'altro i servizi di ricerca abbonati alternativi a Telecom.
Così, tanto per far tenersi aggiornati su come si sprecano i soldi in Italia (il primo caso è più grave perché contiene soldi pubblici)

27 giugno, 2006

Un po' di livore

Segnalato dall'esimio Thomas Jefferson...notevole!

http://daw.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1043867

Mi unisco al commento ricorrente di uno dei commentatori: PRIMA SE NE VANNO,MEGLIO E'!

26 giugno, 2006

Accostamenti...

A volte ritorno!

Giusto per segnalare questa ottima accoppiata di articoli:

Eh beh, complimentoni!
Mi permetto di suggerire l'utilizzo di massicce dosi di NAPALM sul neoministro!

Discuss...

13 giugno, 2006

Pagliacci in parlamento

Serietà vo cercando ch'è si' cara...

non aggiungo altro...

09 giugno, 2006

Molto istruttivo

Mi hanno portato a conoscenza un video molto istruttivo, che spiega alcuni dei meccanismi di base dell'Economia mondiale.
C'è veramente di che stare poco allegri...

P.S.: Volendo è disponibile anche solo la versione testo.

La risposta dopo la botta

Vi ricordate il post "3 and the magic numbers"?
Bene, 3 ha deciso di fare causa a Report, come indicato su ZeusNews:

La trasmissione Report sul caso La3 è oggetto di una richiesta miliardaria per danni, senza precedenti: più di 130 milioni di euro. 3 sostiene che, dopo la trasmissione, 18.000 utenti avrebbero disdettato l'abbonamento e circa 35.000 avrebbero rinunciato ad abbonarsi.

Io il servizio l'ho visto: non mi pare si parlasse di cose campate in aria!
Ogni aspetto dell'intervista derivava da analisi oggettive di funzionalità, bilanci e studi di copertura del segnale telefonico e televisivo.
Peraltro, come sottolineato dall'articolo, l'Amministratore delegato di 3 ha avuto ampio spazio per controbattere le affermazioni di Report, ma ogni volta si aveva la sensazione che si stesse arrampicando sugli specchi...pertanto il senso di una querela di questo tipo non lo capisco!

O meglio, posso capire perché l'azienda abbia intentato causa alla trasmissione, ma questi espedienti mi fanno sempre pensare che chi ci ricorre non abbia argomentazioni forti a sufficienza...e qualche scheletro nell'armadio, per cui è più facile agire tramite avvocati che parlare chiaramente.

05 giugno, 2006

L'età della pensione...

In relazione al post "Dell'età pensionabile" pubblicato su Pollice Opponibile, e del post "PENSIONI POST MORTEM" pubblicato su Schegge di Vetro, un mio amico (commercialista) mi ha mandato la seguente mail:

Io sono un matematico e quindi preferisco i numeri che rendono chiaro il concetto e non lasciano spazio a dubbi

Ti faccio un esempio:
Contributi INPS su uno stipendio di 1.000 Euro netto in busta = 550 Circa
Mensilità di un impiegato 14. Quindi 14 x 550 = 7.700 Annui
Anni di lavoro 40. Quindi 40 x 7.700 = 308.000 in totale

Gli diamo la pensione uguale allo stipendio? Ma sì, siamo generosi.
Significa 308 mensilità pari a 22 anni a 14 mensilità (i pensionati ne vedono solo 13) annue che sommati ai 65 anni di entrata in pensione fa ?

Esatto 87. Quanti ci arrivano realmente? E tutti quelli che schiattano dopo 5 o 6 anni che vanno in pensione? E non ho considerato interessi maturati nei 40 anni di contributi. Infatti calcoliamo semplicemente con un tasso del 3% medio in 40 anni sono quasi 190.000 Euro. Ipotizziamo quindi un costo della struttura Inps per fare questi rapidissimi conti da me fatti. Valutiamolo in 1.000 Euro l'anno. Fa circa 40.000 Euro che tolti dai 190.000 fa si che vi siano altri 150.000 Euro disponibili pari ad altri 10 anni sempre con 14 mensilità e quindi arriviamo a 97 anni.

Quindi sintetizzando. A FARE IN CULO tutte le percentuali, correttivi e quant'altro.

Domanda mia: "E tutti i soldi che nessuno prende (perché schiatta prima) ma rimangono all'INPS?"

Risposta: "Non rimangono all'Inps perchè servono a pagare le pensioni di quelli che a 35 anni han smesso di lavorare in comune e alle poste e che oggi a 70 anni sono sani da far invidia ad un 30 enne."

Buon lavoro...li murtecc'...

Famose ddu' risate

...per non piangere!
Questo racconto su ScheggeDiVetro temo non sia poi così discosto dalla realtà dei fatti...

Più sani più belli...

Interessante passaggio da un articolo di Maurizio Blondet:

Negli Stati Uniti dove la sanità è totalmente privata, un americano spende il 40% più di un inglese per la salute, ma si ammala di diabete il doppio.E ciò indipendentemente dalla classe sociale, anzi: il terzo di americani più ricchi sono in media più malandati e malati del terzo degli inglesi più poveri.E ciò, nonostante gli inglesi siano più forti bevitori e accaniti fumatori.
Il motivo è ovvio.Le assicurazioni sanitarie private non coprono le lievi spese e le modeste cure che possono prevenire malattie come il diabete, mentre pagano gli interventi estremi - come l’amputazione di arti - che diventano necessari alla fine del decorso diabetico: benchè più costose, queste «terapie» sono meno frequenti di una prevenzione di massa.Il sistema sanitario inglese spende un poco di più in prevenzione, e così risparmia sugli interventi eroici e distruttivi finali.Tra i 55 e i 64 anni, diabete e ipertensione devasta due volte più gli americani che gli inglesi. Naturalmente, v’è da tenere in conto che gli americani lavorano 46 settimane l’anno e per più ore ogni giorno, contro le 41 degli inglesi.E si potrebbe chiamare in causa l’alimentazione, che in USA è totalmente industriale.Per affezionare i clienti ai loro prodotti, le imprese alimentari USA li rendono «più saporiti».E il modo più economico di rendere saporiti i cibi, è aggiungere sale e grassi.Abituati a questi sapori fin dall’infanzia, i bambini americani mangeranno le stesse cose da adulti. Due su cinque finiranno mostruosamente obesi.

Naturalmente occorre scremare il solito sensazionalismo del redattore, ma credo che non si allontani molto dalla verità.
Altro passaggio chiave:

Un’associazione medico-scientifica, l’American Society for Hypertension, ha enunciato una nuova e più ampia definizione dell’ipertensione.Prima, la diagnosi di ipertensione era semplicemente fondata su un solo elemento: una pressione sanguigna superiore a 140/90.Oggi, l’associazione dichiara «iperteso» un paziente che abbia pressione inferiore a quella, ma presenti certi altri sintomi deducibili da specifiche analisi.
La nuova definizione non ha nulla di scientifico. E’ dovuta al fatto che la American Society for Hypertension ha ricevuto una donazione di 75 mila dollari da tre colossi farmaceutici, Novartis, Merck e Sankyo, con la promessa di altri 700 mila dollari per promuovere la nuova definizione tra i medici di base, invitati a cene di «informazione» a questo scopo (3).Le farmaceutiche hanno voluto crearsi dei nuovi pazienti, pagando una mancia ai dottori specialisti. Ad avere una pressione alta sopra i 140/90 sono ben 64 milioni di americani, ma ciò non basta al business.Ci sono altri 59 milioni che hanno pressione sui 120/80: definirli patologici «pre-ipertesi» significa aprire un nuovo immenso mercato per i farmaci, con grande vantaggio dei bilanci.


Eh beh... anche il resto dell'articolo vale la pena di essere letto...

Come ti unisco una nazione

La festa del 2 giugno è passata con i neoministri del governo Prodi a divertirsi a esternare su tutto e tutti, proponendo le cose più assurde, generando - almeno nel sottoscritto - un discreto senso di disgusto. Ciampi aveva passato 7 anni a disquisire su quella festa e sulla retorica dell'unità di patria che la data doveva incarnare. Che piaccia o meno la parata militare, anche l'esercito è parte dell'arco costituzionale e per certe operazioni di peace-keeping sta svolgendo lavori decisamente encomiabili. Nonostante tutto i neo ministri e il neo presidente della Camera non hanno perso occasione per unire il paese escludendo a priori un parte di esso, che immaginiamo sarà stata contenta.
Se ne è accorto anche il Riformista in un articolo che è decisamente carico di disappunto per una maggioranza (la stessa cui è vicina il giornale) che sembra un cane impazzito a cercare di mordersi la coda, incapace di assumere una posizione coerente, ma soprattutto condivisa dalle varie parti politiche.

02 giugno, 2006

Più grazia per tutti

Non so chi sia. Non so cosa abbia fatto. Non conosco bene i termini per cui sia in galera. Ma visto che il presidente è in vena, vi invito a firmare la petizione per la grazia ad Ivan Liggi